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Cosa ci aspetta nei primi mesi del 2017

FATTURAPA 1.2

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A partire dal 9 gennaio 2017 entrerà in vigore la nuova fatturaPA 1.2, nuovo formato tecnico adattato per permettere la fatturazione elettronica anche tra privati. Questo comporta alcune modifiche:

  • Nuovo tracciato XML 1.2, che comprende inoltre un relativo file schema XSD ( una specificazione tecnica dell’xml.PA precedente )
  • Nuovi campi da compilare nell’xml come ad esempio:
  • FPA12/FPR12, ossia una scelta tra PA e B2B
  • Modifiche al campo IBAN, per arrivare fino ai 34 caratteri necessari per inserire in tale campo gli IBAN dei privati

Le aziende che vorranno inviare Fatture Elettroniche ai privati pertanto potranno:

  • Inviarle via PEC. In questo caso non ci sarà un Codice IPA del destinatario e nel relativo campo andranno inseriti 7 zeri
  • Inviarle tramite servizi WebService ed in questo caso sarà lo SDI ad assegnare un Codice Destinatario valido corrispondente
  • Mandarle tramite SDI

A livello operativo vi saranno alcune scadenze temporali:

  1. Entro il 31 dicembre 2016 tutte le fatturePA dovranno essere inviate secondo il modello 1.1 e il Sistema di Interscambio le processerà fino all’8 gennaio
  2. Lo SDI non sarà operativo per nuove fatture dall’1 gennaio all’8 gennaio per permettere il passaggio dei documenti precedenti
  3. Dal 9 gennaio tutte le fatturePA dovranno essere inviate nel nuovo formato 1.2, secondo le nuove specifiche tecniche

 

LA RIFORMA SANITARIA IN REGIONE VENETO

veneto

La legge che predispone la riforma della sanità in Veneto è la legge n. 19 approvata nell’ottobre del 2016. Verte su due livelli:

  • Creazione dell’Azienda ZERO
  • Accorpamento delle ULSS

L’azienda ZERO si pone come uno schermo tra le ULSS e la Regione Veneto in quanto riceverà quanto previsto da Giunta Regionale in relazione alle erogazioni dei Fondi per la Sanità. Si occuperà ad esempio del bilancio consolidato di tutte le ULSS e pertanto sgravando le stesse aziende sanitarie dalle funzioni meramente burocratiche. La ratio è ancora una volta quella di razionalizzare le funzioni in tempi di scarse risorse, accentrando le funzioni sparse sul territorio in un unico ganglio centrale, con sede a Padova.

 

L’azienda ZERO fungerà in pratica da holding e sarà il riferimento delle varie ULSS, per quanto riguarda tutti i settori tipici di competenza delle ULSS, in principio di natura operativa ed in seguito, non prima del 2018, gestirà le gare, i contratti ed i pagamenti ai Fornitori.

Le ULSS saranno accorpate, diventando 9, una per provincia a parte Venezia e Vicenza che ne avranno rispettivamente due ( San Donà di Piave e Bassano del Grappa ). Si tratterà di una fusione per incorporazione e pertanto non si tratterà effettivamente di nuovi soggetti, quanto di soggetti già esistenti ( con relativa P. IVA ) che ingloberanno altre strutture.

I Fondi per le ULSS non li gestirà direttamente Azienda ZERO ma sarà sempre la Regione Veneto ad erogare le prestazioni. Possibili impatti saranno:

  • Verranno probabilmente chiusi al 31.12.16. C’è ancora un margine di manovra per permettere alle aziende di avere 15-20 giorni in gennaio per aggiornare i gestionali ed eventualmente gestire scarti/rifiuti
  • I CIG delle fatture delle ULSS pre-esistenti continueranno a valere fin tanto che la gara è aperta. Quindi non dovrebbero esserci nuovi CIG in quanto ci sono nuove strutture

 

ASL UNICA CITTA’ DI TORINO. APPROVATA LA RIFORMA

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Servizi omogenei per i pazienti, abbattimento delle liste d’attesa, riequilibrio della rete ospedaliera. Ma anche la costituzione di dipartimenti unici per Prevenzione, Materno Infantile e Salute Mentale.

Sulla base di questi obiettivi la giunta regionale del Piemonte, su proposta dell’assessore alla Sanità Antonio Saitta, ha nominato Valerio Fabio Alberti a direttore generale della nuova Asl Città di Torino, l’azienda sanitaria unica nata dalla fusione di Asl To1 e Asl To2. L’incarico, della durata di tre anni, diventerà effettivo dal 1° gennaio 2017, contestualmente alla decadenza di Alberti da direttore dell’Asl Torino 2 e da commissario dell’Asl Torino 1.

«Abbiamo creato una sola azienda sanitaria cittadina per ottenere il miglioramento dei servizi ai cittadini, oltre che per contribuire al progressivo contenimento della spesa eliminando sprechi e doppioni – commenta l’assessore -. Per questo negli obiettivi di nomina approvati dalla giunta regionale compaiono il riassetto organizzativo della rete ospedaliera e del numero delle discipline previste, la riqualificazione della rete territoriale, lo sviluppo di una prospettiva omogenea per le prestazioni ambulatoriali, l’aumento dell’efficienza attraverso un più efficace utilizzo degli spazi e delle sedi amministrative».

Un processo i cui risultati serviranno alla Regione come modello per altri progetti di accorpamento o di semplificazione fra le aziende sanitarie, sempre avendo come riferimento gli obiettivi di salute dei cittadini. «L’atto aziendale della nuova Asl sarà predisposto entro giugno – conclude l’assessore -, ma sarà subito avviato da inizio 2017 un percorso partecipato con le Circoscrizioni e con il Comune di Torino per approfondirne i contenuti».

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